Più attenzione per gli Anziani nei prossimi decreti ministeriali e ordinanze regionali.



Al Presidente della Regione Veneto dott. Luca Zaia
All’assessore al Sociale e Sanità
Dott.ssa Manuela Lanzarin
LETTERA APERTA
Oggetto: più attenzione per gli Anziani nei prossimi decreti ministeriali e ordinanze regionali.
"E’ ufficiale: a seguito del Corona Virus, che sta interessando tutto il mondo, la stragrande maggioranza dei deceduti sono persone anziane, prevalentemente ospiti presso case di cura, ricoverati in ospedale e case di riposo. E proprio degli anziani voglio parlare. Di quegli anziani che, a detta dello Stato, vanno dai 60 anni in su. Ma questi “anziani” dai 60 anni in su, mi piace sottolineare, sono milioni di persone giustamente in quarantena e sicuramente le più rispettose verso le disposizioni emanate dal governo. Anziani che sono parte importante e determinante del sistema sociale, culturale, economico e politico di questo Paese in quanto, è giusto ricordarlo, trattasi di milioni di persone che votano e determinano. Sociale perché sono di supporto a figli e nipoti grazie alla propria disponibilità economica, fornendo così un servizio sociale importante, spesso sostituendosi alle istituzioni. Ed . Baby sitter per i nipoti. Anziani importanti dal punto di vista economico perché contribuiscono al mantenimento delle famiglie dei figli e dei nipoti paganti rette di asili, rate di mutui ecc. ed in grado di movimentare l’economia del nostro Paese. Culturale: ci sono milioni di persone della cosiddetta terza età di alto livello culturale, sociale, professionale o che provengono dal mondo dell’industria, dell’istruzione, del volontariato, della solidarietà e della cultura apportando, specie tra i giovanissimi, esperienza e memoria storica di vita vissuta. In una società frenetica, basata prevalentemente sulla tecnologia, questi valori di socializzazione vanno a scomparire accantonando per sempre il concetto che l’anziano è realmente determinante per la vita sociale di questa regione.
Voglio fare osservare che in tutti i decreti, fase 1, fase2/3 e così via, degli anziani non se ne parla, pertanto, ritengo che al più presto vengano introdotte delle regole per riprendere la vita di prima con tutti i procedimenti di sicurezza che la regione indica. Faccio presente che sono tanti gli anziani soli in casa che da oltre due mesi stanno vivendo un disagio sociale non indifferente. Altrettanto per la restante parte dei cittadini anziani, Stato, Regione e Comuni debbono farsi carico di questi cittadini che in questo delicato momento della loro vita non hanno voce. Occorre che le Istituzioni suddette si facciano carico di dare visibilità a milioni di anziani che, in questo momento, sono praticamente degli “invisibili”. Per questo chiediamo che si faccia un decreto al più presto per tutte le associazioni sociali e culturali e che si stabilisca al più presto la riapertura dei Centri sociali a beneficio di quegli anziani che giustamente chiedono a gran voce di ritornare alla vita sociale e ai momenti di sana convivialità. Con questo intervento non pretendiamo di avere priorità nella scelta delle aperture o chiusure anti Covid rispetto al ruolo istituzionale che ha il Governo, o lei Presidente Zaia, chiediamo solo di essere attenzionati al massimo e non dimenticati. Perchè di Corona Virus si può morire. Ma anche di solitudine".
Vincenzo Gigli
Presidente Senior Veneto

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